Sulla manutenzione

Ogni impianto ha caratteristiche proprie: per dimensioni (sezione e lunghezza), forma (dritta, con gomiti, tipo di comignolo, ecc.), materiali usati (metalli, mattoni, pietra, fibrocementi, ecc.), ambiente in cui opera (montagna, campagna, città, ecc.), macchina a cui è di servizio (caminetto, stufa, forno, ecc.), tipo di legna usata (dolce, dura, secca, umida, ecc.), tipo di uso che se ne fa (saltuario, quotidiano, intenso), quindi la frequenza e il tipo di manutenzione a cui deve essere sottoposto, variano da situazione a situazione. Pertanto solo l’esperienza di un tecnico qualificato può quantificare puntualmente la periodicità degli interventi.

In linea di massima possiamo comunque dire che mediamente si rende necessario un' intervento dopo aver consumato tra i 60 e i 80 quintali di legna ben stagionata, che equivale al consumo di un’ accensione giornaliera di almeno sei ore durante il periodo di due stagioni invernali. Se però la canna ha una misura interna inferiore a cm 15x15, o un diametro di cm 15, la pulizia è consigliata alla fine di ogni stagione. Per le stufe alimentate con pellet è bene seguire le indicazioni dell’installatore che stabilirà la frequenza della pulizia in base al tipo di impianto ed alla qualità del combustibile. E’ comunque sempre necessaria, per qualsiasi tipo di impianto, una pulizia almeno una volta ogni tre anni.